Ringraziamenti;
 a tutti coloro che hanno fatto rivivere Piero Menada

 

Il convincimento prima di Lola Taddei, Serenella Perasso e poi, a ruota, del sottoscritto a "fare qualcosa" č nato a seguito di una serie di circostanze ed eventi casuali iniziati subito dopo la morte di mia madre, Nuccia Caterina Gavarone. Ci siamo conosciuti, ci siamo parlati, abbiamo analizzato la sistematica catena di episodi tra loro strettamente legati dal nome di Piero, alla fine ci č sembrato un chiaro segnale difficile da ignorare e minimizzare. Abbiamo avuto tutti la netta sensazione che per qualche motivo si erano liberate delle energie che avevano fatto incontrare Lola e Serenella con me, tutti testimoni di fatti accaduti dal nulla che insistentemente portavano a Piero. Sono sensazioni difficili da descrivere e ben poco c'entrano la fede, la superstizione, o qualche esoterismo. Ciascuno č libero di pensarla come vuole, ma il mio primo istintivo ringraziamento va a mia madre, come se la sua morte prematura avesse volontariamente innescato un meccanismo di compensazione fatto di elementi concreti che ci hanno costretto a prendere atto che dal nulla assoluto, dal silenzio durato oltre sessant'anni, improvvisamente Piero era ricomparso e forse voleva comunicare con noi. E' una sensazione di caldo affetto antico che ci ha uniti in un episodio delle nostre vite che mai scorderemo.

Dunque il mio grazie e la mia riconoscenza vanno a Lola ed a Serenella, la cui energia č stata determinante in tutte le celebrazioni. L'idea del libro č solo loro. Loro č la ricerca dei testi nei libri che avrebbero potuto parlare di Piero, loro hanno contattato gli autori dei libri, Lola infine č personalmente andata a Oranky, dove Piero riposa, e ne č ritornata portando un po' della preziosa terra che ha donato alla famiglia Menada.

Il mio secondo grazie va ad una persona cristallina, appassionata, un amico, un Alpino, Alfredo Costa. Si č mosso con disinvoltura e capacitā nei meandri della burocrazia intuendo cosa si poteva fare in concreto per ricordare Piero. Ha incontrato i soldati e gli ufficiali, ha convinto le parti a fare il proprio ruolo nelle cerimonie, č stato l'inventore ed il collante di tutte le commemorazioni.

Ringrazio il Colonnello Riccardo Marchi, comandante della caserma Vian di Cuneo che ha gestito la toccante cerimonia della scopertura della lapide presso la "ventiduesima", ringrazio il Capitano Davide Dal Maso, la cui sincera commozione rimarrā impressa per sempre nella mia mente, ringrazio i soldati della ventiduesima, altrettanto partecipi, presenti, attenti e commossi, mi sono sentito davvero tra amici, ho percepito il sincero affetto verso Piero.

Ringrazio le Autoritā di Valenza e di Pecetto di Valenza che hanno partecipato alla cerimonia della deposizione della terra di Oranky nella cappella di famiglia. La loro non č stata una presenza solo istituzionale, c'erano anche con il cuore.

Ringrazio chi ha cantato "La canzone di Piero" durante il rito religioso facendo venire gli occhi lucidi a tutti i presenti.

Ringrazio il preside del Colombo che ha intitolato un'aula a Piero, i docenti che hanno parlato e gli alunni che hanno scoperto la figura di Piero.

Ringrazio l'Associazione Nazionale Alpini, sempre presente e sempre pronta a dare il proprio contributo con i loro meravigliosi cori, la loro ospitalitā, il loro spirito di corpo, le loro bandiere i loro volti solcati da rughe gentili. Li ringrazio per aver intitolato un "Gruppo" a Piero, un vero onore.

Ringrazio Bobo Barbieri che ha editato il libro e poi ha immediatamente risposto alle necessitā relative alla costruzione del sito di Piero.

Spero, temo invano, di non essermi dimenticato qualcuno.

Infine, ultimo della lista ma non ultimo in importanza ringrazio mio padre. Non posso sapere se tutto quanto č stato fatto ed a cui ha partecipato lo ha rattristato o forse gli ha tolto un peso enorme dal cuore, voglio pensare che se ne sia andato felice che suo fratello non rimanesse solo un nome nel cimitero di Valenza, lo sforzo enorme che gli deve essere costato il partecipare alle cerimonie spero sia stato un sollievo per lui.

 
(E soprattutto, Grazie ancora, Lola)