Cuneo, 23 aprile 2004,
caserma Ignazio Vian:
la scopertura della targa ed il ricordo tra i soldati della 22a Compagnia.


Alfredo Costa, l'Alpino Alfredo Costa è stato il motore della commemorazione. Nessuno conosceva Piero Menada, solo il comandante Colonnello Riccardo Marchi ricordava il nome perché aveva letto l'elenco dei caduti, tanti per la verità, che viene conservato in bacheca. Il Comandante Marchi ha fornito tutta la assistenza necessaria, con partecipazione e zelo. Cortese, rispettoso e fraterno con la famiglia del caduto. La prima parte della cerimonia si è svolta nel teatro della caserma, in prima fila tra gli altri c'era il fratello di Piero, Alfonso Menada, Lola Taddei e sua figlia Serenella, il Generale del Corpo degli Alpini Mario Parisio, ex consigliere del Presidente della Repubblica che, combinazione straordinaria, era stato Comandante proprio della "ventiduesima". Erano altresì presenti Bruno Canova, consigliere nazionale A.N.A. il sig. Gianni Belgrano, presidente della sezione di Genova, Romano Marengo, presidente di quella di Cuneo e Camillo Isasca, presidente di quella di Saluzzo. Mentre su un grosso cartellone scorrevano immagini degli Alpini e della campagna di Russia, sul palco sono saliti il Comandante del 2° reggimento Alpini, il Colonnello Riccardo Marchi, il comandante della "ventiduesima", Capitano Davide Dalmaso, Alfredo Costa ed infine Stefano Menada in rappresentanza della famiglia.

La commemorazione ha ricevuto anche la partecipazione simbolica del Generale Comandante delle Truppe Alpine, Bruno Job, che scrisse belle parole di ringraziamento ad Alfredo Costa.

Dopo gli interventi presso l'auditorium, presso la camerata che ospita la "ventiduesima" ed il Comandante Marchi dopo un breve e toccante discorso ha scoperto una targa in memoria di Piero:

     

Terminata la cerimonia, usciti sul piazzale antistante, i soldati della 22a schierati hanno salutato i presenti mentre il trombettista suonava "il silenzio".
Un doveroso e sincero ringraziamento per essere intervenuti va al presidente della casa A. e E. Menada di Pecetto di Valenza, Vincenzo Marchelli e all'ing. Paolo Griffa, che oggi non è più tra noi, insieme alla moglie Elena, entrambi amici fraterni di Alfonso e nuccia Menada.