Alfonso Menada

Valenza, 1890
Valenza, 1913

 
 


Download: l'opuscolo di commemorazione per la morte di Alfonso menada, 1914 (pdf).

Da "Storie di Famiglia" di Luisa Bosi.

Giovanni, nato nel 1855, sposò a 34 anni Teresa Zeme e visse sempre a Valenza. Da questo matrimonio Giovanni ebbe due figli, che andarono incontro ad un destino avverso. Una bambina, Maria Angelica, morì a soli sei anni ed anche il primogenito Alfonso, nato nel 1890, subì la stessa sorte, stroncato da una improvvisa e rapida malattia a soli 22 anni nel 1913. Alfonso era un giovane promettente che pareva aver ereditato quelle doti di energia, entusiasmo e dinamismo, caratteristiche di molti membri della famiglia Menada.

In sua memoria fu pubblicato un opuscolo che raccoglieva le testimonianze di quanti lo avevano conosciuto e desideravano ricordarlo con brevi scritti e poesie. A 17 anni, nel 1907, si era imbarcato su di una nave per compiere un viaggio a Costantinopoli e sulle coste del Mar Nero e nel 1912 si era recato in Libia, divenuta colonia italiana, per inviare corrispondenze giornalistiche. Collaborava anche al “Corriere di Reggio” a cui inviava articoli di carattere economico sull’industria torinese.

Fra gli scritti a lui dedicati compare il ricordo dello zio Cecchino (Francesco Menada), in fin di vita per la grave malattia che lo aveva colpito e affezionatissimo al nipote: “Era naturale che non avendo figli miei fossi specialmente affezionato all’ottimo giovane che portava il nome di nostro padre ed era un onore per i Menada”.

Il padre di Alfonso, Giovanni Menada, morì nel 1936.